Autostima

Autostima

Fiducia in se stessi e stima di sé

Autostima: significato

Autostima significa “stima di sé”, ed è il concetto che abbiamo di noi stessi, l’insieme dei giudizi che abbiamo su di noi su aspetti come: il carattere, le capacità, l’aspetto fisico, i successi e gli insuccessi.
L’insieme di queste valutazioni determina appunto il nostro livello di autostima che può essere: più o meno alta, bassa, positiva, negativa.

Spesso queste valutazioni sono associate a un’idea di valore, perché noi tendiamo a giudicarci in termini quantitativi – “Quanto valgo?” – piuttosto che a sforzarci di conoscerci, capirci, accettarci.

  • Chi ha un’autostima bassa tende a concentrarsi sui suoi difetti e a sminuire i propri pregi. Si sente insicuro e rischia di diventare “dipendente” dal giudizio degli altri. L’insicurezza può creare paure immotivate e la vita quotidiana, il lavoro e le relazioni ne risentono in modo negativo.
  • Chi ha un’autostima esagerata, al contrario, si concentra sui suoi pregi, tende a sopravvalutare le proprie capacità e, a volte, può sentirsi troppo sicuro di sé o addirittura infallibile.

Come spesso accade la virtù sta in mezzo a questi due poli.

Chi ha un’autostima alta ha un buon giudizio su di sé e lo mantiene anche nelle situazioni sfavorevoli. Mostra una certa stabilità mentale ed emotiva. In genere non si fa condizionare dal giudizio degli altri, affronta le situazioni problematiche senza perdere la fiducia in se stesso.

L’Autostima: avere fiducia in se stessi

L’errore che spesso si compie è pensare che la propria autostima debba andare di pari passo alle proprie capacità, invece dovrebbe esserci a prescindere da quello che siamo capaci di fare, fa parte del “volersi bene”. Dovrebbe quindi essere indipendente dalle capacità e dai risultati.
Le persone con una buona stima di sè, infatti, sono capaci di riconoscere i propri pregi ma anche i propri difetti e i propri limiti. Si accettano così come sono, hanno fiducia in se stessi e nel fatto che si può sempre migliorare.

Vediamo un esempio. Chiara ha un’autostima alta, è una giovane donna che lavora come commessa nel negozio di un noto marchio italiano.
Ha una buona opinione di sé, è convinta delle sue scelte e si sente realizzata sul lavoro e nelle relazioni sociali. Si vuole bene, ha cura della sua persona e le piace dedicare del tempo a se stessa.
A un certo punto l’azienda in cui lavora annuncia la chiusura. Nel paese in cui vive non ci sono molte prospettive di carriera.
Chiara è preoccupata, tuttavia non prende il licenziamento come una sconfitta personale. Sa di non saper fare tutto, ma sa anche di avere capacità che può utilizzare in un altro posto di lavoro, e quello che non conosce lo può imparare. Chiara ha fiducia in se stessa.
Reagisce quindi alla situazione in modo equilibrato e obiettivo, non perdendosi d’animo. Si rimbocca le maniche e inizia a cercare un altro lavoro, senza che la sua vita sia sconvolta da questo evento.

Lara, invece, ha un’autostima bassa, è profondamente insicura nelle relazioni sociali perché è convinta di essere una persona poco interessante, ama profondamente scrivere ma pensa che non diverrà mai una scrittrice, in quanto ci sono persone molto più brave di lei.
Sa di avere qualità ma a queste non dà valore, si concentra invece su ciò che pensa non riuscirle bene, dando a questi aspetti molta importanza.
Quando questo accade ci si ritrova a convivere con l’insicurezza, un sentimento che può essere molto doloroso, provocare ansia e diventare limitante.
Lara rifiuterà l’invito di alcuni amici a una settimana bianca per evitare di trovarsi faccia a faccia con le sue insicurezze, non si iscriverà alla scuola che le piace perché, pensando di non valere abbastanza, crede che in futuro assumeranno altri, ma non lei.
L’insicurezza data dalla bassa autostima, infatti, può spingere a fare cose contro il proprio desiderio: Lara sarebbe voluta andare con gli amici, ma non è andata. Sarebbe voluta diventare una scrittrice, ma ha rinunciato.

In altri casi l’insicurezza e la bassa stima di sè stessi portano a fare cose che non vorremmo fare, solo per piacere agli altri ed essere accettati.

Come ritrovare fiducia? Concentrarsi sui propri lati positivi e svilupparli, non farsi abbattere da ciò che non si sa fare, da quello che non si riesce ad essere, accettarsi per come si è, sapere di poter sempre migliorare, ci permette di vivere la vita in modo pieno. Quasi senza accorgercene, cose che prima ci spaventavano non ci toccano più e ci sentiamo gratificati.

Quando vedere le proprie risorse diviene difficile e la percezione di noi stessi ci impedisce di vivere serenamente, è possibile rivolgersi a un Professionista in grado di aiutarci a ritrovare la fiducia che meritiamo.
L’autostima, infatti, può essere stimolata lavorando su noi stessi, attraverso corsi di formazione specifici o percorsi individuali.