Come nascono i desideri
Come nascono i desideri
di Annalisa Balestrieri (Giornale di psicologia)
Desiderio e invidia
Vi è mai capitato di desiderare qualcosa così intensamente da pensare che tutta la vostra vita trarrebbe enorme beneficio da quel possesso?
Generalmente siamo portati a pensare che i nostri desideri nascano spontaneamente e che siamo noi a porre, del tutto autonomamente, il nostro interesse su di un determinato oggetto. Questo approccio spiegherebbe la nascita del desiderio col fatto che una determinata cosa possieda in sé un valore intrinseco tale da stimolare il desiderio stesso.
Non sempre le cose funzionano come pensiamo. Oggi, ad esempio, è di gran moda il ruolo degli influencer,ossia persone capai di influenzare l’opinione pubblica favorendo la nascita di determinati desideri e necessità.
Rifacendoci all’esperienza quotidiana verrebbe da pensare che ogni desiderio dipenda da una libera scelta, ma questa linea retta tra soggetto e oggetto del desiderio incontra delle contraddizioni quando si manifestano sentimenti quali grande ammirazione, oppure invidia e gelosia.
In questi casi più che desiderare l’oggetto noi individuiamo la persona che lo possiede e concentriamo su di lei la nostra attenzione al punto da togliere importanza all’oggetto stesso.
Le cose ci interessano più che per loro stesse per l’idea di possederle, perché altri le possiedono.
Tra soggetto e oggetto desiderato si interpone a questo punto un modello, cioè colui che invidiamo perché possiede già l’oggetto.
L’oggetto acquista valore solo perché è già desiderato da un altro.
La presenza di questo “altro” mette in discussione l’individualismo che vede le persone come entità autonome e libere di compiere le proprie scelte indipendentemente da condizionamenti esterni.
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